Sono cresciuto camminando in queste vie
in quartieri e piazze Nuoresi
e a chi mi chiede da dove vengo e chi sono
rispondo che sono Nuorese di Nuoro
MOMAK:
Questa è per Nuoro, madre di ogni canzone che scrivo
di ogni storia che racconto, di ogni bicchiere che bevo,
di ogni rima che chiudo, di ogni base che pesto
della lingua che parlo, della casa dove vivo.
La Nuoro di ieri, quella che mi ha visto crescere,
quella che ho chiuso col lucchetto nel cuore per sempre.
La Nuoro che vanto in ogni posto a voce alta,
madre di chi è nato, pasciuto, cresciuto qui
La Nuoro in inverno nevicata, d’estate bruciata
quella di gente cattiva che gira armata.
Quella che ha conosciuto l’odio ma vuole amore,
quella che è cambiata parecchio da quando ero piccolo
e adesso che apro la finestra di casa e guardo fuori,
penso a lei, come fosse una signora, mi accorgo di
quanto è bella e quanto sono stato fortunato
ad avere questo sangue ed averlo rappresentato.
Questa è per tutte le volte che mi sono sentito fiero
di parlare in sardo con l’accento nuorese
in mezzo agli amici che mi hanno sempre difeso e capito
coi quali mi sono trattenuto con piacere al bar.
Mi accendo una sigaretta, saluto e torno in vicinato,
mi fermo a guardare i murales che hanno dipinto.
La luce dell’alba mi accompagna alla porta,
solo dolci parole per te Grande Madre.
Sono cresciuto camminando in queste vie
in quartieri e piazze Nuoresi
e a chi mi chiede da dove vengo e chi sono
Rispondo che sono Nuorese di Nuoro
KINGAIÈ
Con tutto l’affetto, Nuoro, questa canzone è per te
Per dirti sincero che davvero ti voglio bene!
Te lo devo per i dolci ricordi d’infanzia
che tu mi hai dipinto con i migliori colori che avevi.
Ti ho restituito l’amore e il profondo sentimento
quando ho scritto Nugoro in quell’alto muro di cemento
dove ogni mattina passavo per andare a scuola,
con il walkman acceso e la mia ultima canzone.
I pensieri volano e come acqua del fiume mi trascinano
in quei ricordi di quando vivevo in via mughina,
ero ancora piccolo ma è lì che ho capito